Guida alla scelta della giusta pavimentazione per esterni
Nel confronto tra tutte le soluzioni per la pavimentazione esterna, il calcestruzzo ha saputo rivelarsi una materia prima dall’alta carica innovativa.
Per questo, in un portafoglio di soluzioni già di per sé vasto, la nostra idea è stata quella di stravolgere le regole del gioco, proponendo soluzioni che portino con sé vantaggi di natura estetica, economica e meccanica insieme. Eccoli.
Per la massima resistenza al calpestio e al passaggio di veicoli pesanti, occorre raddoppiare la resistenza della pavimentazione. Tutti i prodotti Siprem sono realizzati in doppio strato, il che li rende la migliore tra le soluzioni possibili per durabilità e performance.
Quella della pavimentazione autobloccante è una scelta sapiente anche sotto il profilo economico, sia per i costi di reperimento della materia prima, sia per quelli di costruzione, posa in opera e manutenzione, quest’ultima riferita al pavimento o al sottofondo.
La varietà di formati e di colorazioni fa sì che ci sia sempre la pavimentazione più giusta in funzione dell’ambiente esterno in cui sarà integrata. Infatti, non esiste tipologia di suolo né contesto in cui non sia possibile posare una pavimentazione autobloccante.
Guida alla scelta della giusta pavimentazione per esterni
Nel confronto tra tutte le soluzioni per la pavimentazione esterna, il calcestruzzo ha saputo rivelarsi una materia prima dall’alta carica innovativa.
Per questo, in un portafoglio di soluzioni già di per sé vasto, la nostra idea è stata quella di stravolgere le regole del gioco, proponendo soluzioni che portino con sé vantaggi di natura estetica, economica e meccanica insieme. Eccoli.
Per la massima resistenza al calpestio e al passaggio di veicoli pesanti, occorre raddoppiare la resistenza della pavimentazione. Tutti i prodotti Siprem sono realizzati in doppio strato, che li rende la migliore tra le soluzioni possibili per durabilità e performance.
Quella della pavimentazione autobloccante è una scelta sapiente anche sotto il profilo economico, sia per i costi di reperimento della materia prima, sia per quelli di costruzione, posa in opera e manutenzione, quest’ultima riferita al pavimento o al sottofondo.
La varietà di formati e di colorazioni fa sì che ci sia sempre la pavimentazione più giusta in funzione dell’ambiente esterno in cui sarà integrata. Infatti, non esiste tipologia di suolo né contesto in cui non sia possibile posare una pavimentazione autobloccante.
Resistenza meccanica
Una questione di strati
Tutti i masselli autobloccanti utilizzano il calcestruzzo come materia prima principale.
Non tutti, però, possono considerarsi resistenti allo stesso modo.
Una prima distinzione da comprendere riguarda la stratificazione del massello: in commercio è possibile trovare sia masselli mono-strato che masselli doppio-strato.
I masselli doppio-strato, invece, prevedono un primo strato chiamato a conferire resistenza alle sollecitazioni; il secondo strato è creato con inerti selezionati per far sì che il massello, posato in opera, dimostri una resistenza all’abrasione superiore, nonché alle sollecitazioni provocate dal fenomeno del “gelo/disgelo”. In aggiunta, lo strato superficiale garantisce la maggiore brillantezza dei colori nel tempo.
La buona notizia è che all’interno del catalogo Siprem troverai solo ed esclusivamente masselli in calcestruzzo doppio-strato.
Investimento
La scelta che premia
La scelta della giusta soluzione per rivestire una superficie esterna può variare tra numerosi prodotti, come vedremo più avanti.
Tuttavia, prima di addentrarsi nella scelta, è bene conoscere tutti i costi “nascosti”, ovvero che tendono ad essere tralasciati in fase di acquisto. Ci riferiamo qui ai costi di posa in opera e di manutenzione che le diverse soluzioni prevedono.
Per quanto riguarda la posa in opera, il vantaggio delle pavimentazioni autobloccanti è quello di non prevedere alcun tipo di legante: ciascun componente viene posizionato a secco e con il meccanismo dell’incastro, con evidenti vantaggi in termini di velocità di posa, durata nel tempo, resistenza alle sollecitazioni meccaniche e drenabilità delle acque.
Senza contare la semplicità di manutenzione: i pavimenti in calcestruzzo sono estremamente semplici da pulire e, in caso di interventi da effettuarsi sul sottosuolo, sarà sufficiente estrarre i pezzi interessati, e riposizionarli una volta terminati i lavori, quindi senza alcun tipo di spreco.
Ma attenzione: predisporre un sottofondo a regola d’arte resta comunque essenziale per garantire le prestazioni della soluzione nel tempo, dunque il consiglio è quello di affidarsi a maestranze esperte o aziende che possono affiancarti anche nel lavoro di posa in opera.
Resa estetica
Una versatilità unica
Non è dunque un caso se oggi ritroviamo sempre più spesso le pavimentazioni autobloccanti in molteplici ambiti dell’edilizia: dalle aree commerciali ai luoghi pubblici come piste ciclabili, marciapiedi, parcheggi o intere piazze, fino ad arrivare agli spazi privati come cortili, viali di accesso alle abitazioni, corselli di box per le auto. Non solo: si sta diffondendo l’uso dei pavimenti in calcestruzzo anche per la ristrutturazione di strade storiche, poiché man mano che le tecnologie di lavorazione vengono affinate si ottengono prodotti con una superficie che appare come naturalmente invecchiata grazie a sfumature e rifiniture dall’effetto antichizzato che risultano sempre più apprezzate.
Pertanto, la ragione della grande diffusione di questi prodotti sta anche nell’estrema variabilità nelle forme e nei colori tra cui è possibile scegliere. Dai formati più elementari e classici, si arriva a prodotti così innovativi che viene quasi difficile associare ad una materia prima semplice come il calcestruzzo. Un esempio è proprio quello che abbiamo fatto con la nostra linea Natura.
Soluzioni a confronto
Le diverse soluzioni per rivestire una superficie esterna hanno aspetti positivi e negativi che è bene valutare attentamente.
Ecco qui un confronto che può esserti utile ai fini della scelta.
Soluzione | Resa estetica | Costo di costruzione | Costo di manutenzione | Durabilità al gelo/disgelo |
---|---|---|---|---|
Massello autobloccante | Ottima Grande varietà di formati, colori e rifiniture | Moderato I prodotti sono controllati in stabilimento e agibili sin da subito | Basso I masselli hanno lunga durata e possono essere sostituiti singolarmente e autonomamente | Alta Il materiale resiste a cicli di gelo/disgelo |
Asfalto | Bassa Pochi colori disponibili, nessun effetto naturale, soggetto a crepe | Basso Tuttavia, la soluzione è disponibile solo per grossi quantitativi | Alto Usura e tempo indeboliscono la superficie velocemente | Bassa I sali disgelanti provocano fessure, crepe e deterioramenti |
Calcestruzzo liscio gettato in opera | Media Possibilità di colorarlo solo in superficie | Medio/alto Clima ed esperienza del posatore influiscono sulla qualità. Attesa di 5-7 giorni prima della carrabilità | Moderato Materiale soggetto a crepe e aloni da macchie d’olio | Bassa I sali disgelanti provocano fessure, crepe e deterioramenti |
Calcestruzzo stampato | Buona Tuttavia, è evidente l’effetto artificiale se visto da vicino | Alto Richiede specifiche attrezzature e l’apporto di un sigillante superficiale | Moderato Materiale soggetto a crepe e aloni da macchie d’olio | Bassa I sali disgelanti provocano fessure, crepe e deterioramenti |
Pietra naturale | Ottima Conferisce alla pavimentazione un effetto elegante | Molto alto Richiede lunghi tempi di lavoro | Basso La pietra dura decenni | Alta Le pietre naturali ad alta densità resistono a gelo/disgelo e sali disgelanti |
Parametri per la scelta del massello più idoneo
Dopo aver fatto le dovute distinzioni, è il momento di presentare i tre fattori importanti da considerare per la scelta dei giusti masselli autobloccanti:
Colore desiderato
Se il colore resta una scelta dettata dal gusto personale e dall’ambiente in cui inserire la pavimentazione, non vale lo stesso per quanto riguarda il livello di carrabilità e la natura della superficie da pavimentare.
Per questo vogliamo semplificarti la valutazione con un riepilogo delle icone che accompagnano tutti i prodotti su questo sito, con la relativa descrizione.
Pavimentazione destinata a spazi pedonali: parchi, piscine, marciapiedi, piazze, piste ciclabili
Pavimentazione destinata a strade di accesso a lottizzazioni tra i 10 e i 300 alloggi, strade urbane pedonali con accesso di veicoli di servizio a carico limitato, parcheggi pubblici, parcheggi commerciali.
Pavimentazione destinata a strade urbane o simili, soggette a un traffico massimo di 500 veicoli al giorno e per senso di circolazione, esclusi i mezzi a traffico pesante, se non occasionale.
Pavimentazione destinata a strade urbane o simili, soggette a un traffico massimo di oltre 1.000 veicoli al giorno e per senso di circolazione, senza distinzione di carico, parcheggi o aree di manovra lenta di mezzi pesanti (oltre 125 veicoli/giorno di peso complessivo >3,5 tonnellate).
Posa in opera: l’iter da seguire per non sbagliare
Dopo aver deciso lo stile della pavimentazione da installare e aver effettuato l’acquisto in base alla dimensione della superficie da rivestire, ci sono sei passaggi, semplici ma fondamentali, da effettuare con precisione e cura per garantire una performance quanto più stabile nel tempo della soluzione installata:
- Sistemare il sottofondo: preparare una massicciata che va dai 30 ai 50 cm (in base alla carrabilità) con breccia grossa e sabbia, da compattare a regola d’arte.
- Realizzare i cordoli del pavimento o i muretti della strada: questi elementi sono indispensabili per contenere la pavimentazione ed evitare situazioni in cui i si “sblocchino” autonomamente. A questo proposito, è opportuno che cordoli e muretti siano fissati a terra con l’ausilio di malta cementizia.
- Preparare il letto di posa: nel caso di pavimentazione drenante, 3-4 cm di graniglia con granulometria che va dai 2 ai 6 mm; nel caso di pavimentazione normale, sabbia 06.
- Posizionare la pavimentazione, che va accuratamente incastrata.
- Effettuare la battitura con piastra vibrante affinché la pavimentazione si assesti sul letto di posa.
- Cospargere la superficie con sabbia fine: è l’ultima operazione da fare; in questo caso è necessario accertarsi che la sabbia riempia le giunture, così da ottenere un piano perfettamente compatto.