Arredo ville e residenze private: il calcestruzzo per la pavimentazione esterna

La scelta dell’arredo è la parte più divertente di quando si sta dando forma alla propria abitazione, ma anche la più impegnativa. Se per tutta la fase costruttiva e impiantistica esistono accorgimenti tecnici (e spesso noiosi) da cui è impossibile sfuggire, la parte dell’arredo è il momento in cui si può lasciare libero sfogo all’estro e alla propria capacità creativa.

E quando l’arredo non riguarda un semplice appartamento in condominio, ma un’intera villa o un’abitazione privata in campagna, in montagna o al mare, anche l’arredo degli esterni diventa frutto delle scelte di chi acquista.

In questo nuovo articolo di approfondimento ci concentreremo proprio su questo: la pavimentazione per esterni nelle abitazioni private.

Pavimentazioni esterne: le soluzioni possibili con il calcestruzzo

Quando si tratta di arredare le aree esterne di un’abitazione, data l’assenza delle pareti protettive e la massima esposizione agli eventi atmosferici, i materiali sono tenuti a farsi più resistenti e durevoli, ancor di più se si tratta di ciò che serve a rivestire le zone calpestabili di una superficie.

Ed è proprio tra i materiali destinati all’arredo outdoor, che compare il calcestruzzo.

Come per l’intero mondo dell’arredo d’interni, anche l’universo degli esterni millanta ventagli di soluzioni e alternative talmente ricchi che confondersi e non saper scegliere diventa molto semplice.

Se parliamo di calcestruzzo, poi, la scelta si dirama in più strade, tutte tra loro molto diverse. Un esempio? Calcestruzzo stampato, calcestruzzo liscio e masselli autobloccanti fanno tutti parte della grande famiglia delle pavimentazioni in calcestruzzo, ma ognuna di queste soluzioni richiede approfondimenti singoli e sé stanti.

Il calcestruzzo stampato necessita di una serie infinita di operazioni tutte necessarie a una perfetta resa estetica finale, quindi getto, livellamento, coloratura, lisciatura, stampaggio, esecuzione dei giunti, lavaggio e applicazione della resina di finitura. L’investimento richiesto per una pavimentazione esterna con calcestruzzo stampato risulta piuttosto alto e le caratteristiche di durevolezza e resistenza della superficie non mantengono fede alle promesse iniziali, con l’alto rischio che vengano a crearsi crepe e lesioni dopo pochi cicli di gelo e disgelo.

Il calcestruzzo liscio è la seconda delle opzioni prima citate e ha il vantaggio di poter essere colorato sulla superficie. Sembra chiaro, dunque, quanto questa soluzione abbia la capacità di adattarsi bene alle tonalità che si desiderano, con lo svantaggio degli alti costi di realizzazione a cui obbliga per via dei macchinari con cui viene installato. Ma la lista dei contro non è certo finita qui: il calcestruzzo liscio presenta bassa resistenza all’alternarsi delle stagioni e al variare delle temperature e una volta posato costringe ad alcuni giorni di attesa prima di poter essere calpestato.

I masselli autobloccanti in calcestruzzo chiudono il cerchio del nostro focus di oggi: un lunghissimo elenco di formati, colori e finiture possibili per consentire a chi acquista di scegliere il prodotto più coerente con l’estetica a cui si punta; differenti livelli di carrabilità e di prestazioni, a seconda della superficie cui sono destinate e dei veicoli autorizzati ad attraversarle; semplicità di posa grazie alle caratteristiche dell’auto-livellamento, che consente il calpestio appena conclusa la fase di posa, senza tempi di asciugatura e dell’incastro tra un massello e l’altro, molto utile nel caso in cui vadano sostituiti solo alcuni blocchi senza rimuovere l’intera pavimentazione.

Masselli autobloccanti in calcestruzzo: tutt’altro che una scelta noiosa

Quel che è certo è che ogni scelta che riguarda l’arredo di un’abitazione o di uno qualunque dei posti che le persone hanno a cuore, poggia su 2 pilastri fondamentali e di cui è impossibile non tener conto: estetica e funzionalità.

Una seduta ha il dovere di assolvere alle funzioni di comodità e bellezza estetica; un armadio è chiamato ad essere capiente e a sposarsi bene con l’ambiente intorno; un rivestimento risulta perfetto se è semplice da pulire e coerente esteticamente con il resto delle scelte fatte.

Stesso identico discorso vale per la pavimentazione esterna: se i masselli autobloccanti in calcestruzzo, da ché sono nati, hanno ottenuto la meglio a causa della loro durevolezza e della resistenza anche ai carichi più pesanti e alle condizioni climatiche più ostili, oggi che il design da esterno ha spalancato le porte al gusto del bello, anche l’occhio pretende la sua parte.

È diventato complesso, infatti, districarsi tra le possibilità cromatiche e di forma possibili, tra le geometrie, i formati e le finiture.

Nel caso di Matera Hotel, la pavimentazione autobloccante in calcestruzzo era destinata a un’area esterna ricca di alberi ed elementi naturali. Si è optato per il Sanpietrino per una ragione estetica e di coerenza cromatica e per i livelli di carrabilità richiesti: si è scelta una soluzione appartenente alla classe 3B perché la superficie è destinata al calpestio di persone e al passaggio di veicoli, anche pesanti, di dimensione indifferenziata.


La seconda e la terza foto sono state scattate in due residenze private differenti. La necessità di entrambi i committenti era trovare una pavimentazione esterna che fosse bella esteticamente e che sostenesse il carico del passaggio di pedoni e di veicoli leggeri, dunque moto e automobili.

Se le Piastre presentano una finitura liscia ed omogenea, la pavimentazione Borgo è riconosciuta per la sua superficie irregolare e ricca di scanalature, un’impronta che porta la mente alla spontaneità di tutto ciò che proviene dalla natura e che non richiede l’intervento di uomo e macchinari.

 

Il Triesagono è un grande classico nel mondo delle pavimentazioni autobloccanti. Questa foto è stata scattata nello stabilimento Dulciar a Noci (BA) e, come si può intuire, la superficie rivestita richiedeva elevatissimi livelli di carrabilità, perché soggetta ogni giorno all’insistente passaggio di mezzi pesanti.

 

L’Acciottolato è, se vogliamo, l’alternativa più originale tra tutte quelle possibili per pavimentare aree ricoperte da manti erbosi. Altamente drenante, l’Acciottolato consente all’acqua piovana di defluire attraverso le fughe fino a più profondi strati del sottosuolo, pur preservando ottime prestazioni ed elevata capacità carrabile. Per la tenuta Alvino a Matera si è optato per questa pavimentazione perché, trattandosi di una soluzione eco-compatibile, si riusciva ad evitare l’accumulo delle acque in caso di precipitazioni abbondanti.

Conclusioni

In definitiva, se siamo abituati a pensare al massello autobloccante come a un blocco grigio, freddo e uguale ovunque, con le pavimentazioni in calcestruzzo vibrocompresso Siprem si stravolge ogni regola: superfici irregolari, sfumature naturali e finiture effetto pietra sono caratteristiche che accomunano le nostre soluzioni ed è un errore quindi pensare che un pavimento in calcestruzzo vibrocompresso possa avere una resa finale standardizzata e tutt’altro che bella.

L’obiettivo di una pavimentazione esterna è quello di farsi prosecuzione di ogni altra scelta di arredo fatta, e i masselli di cui rivestirla vanno selezionati con la stessa cura e la medesima attenzione riservate a tutto il resto delle decisioni di arredo.

Dunque con Siprem, anche l’area pavimentata di un patio, di uno spiazzale o di un giardino riceve le accortezze estetiche che merita.

Sommario

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