Il concetto di sostenibilità: un approfondimento per comprendere cosa significa e chi riguarda

L’incontrollato aumento della popolazione mondiale, unito al consumo smisurato di risorse naturali, ha costretto i governi di tutto il pianeta a ridefinire le priorità e ad attivarsi per garantire un futuro sostenibile alle generazioni che verranno.

Proprio per questo interessamento globale, quando si parla di sostenibilità ci si rivolge ad azioni che abbracciano ogni sfera della nostra vita quotidiana, sia a livello individuale, che su un piano comunitario, aziendale e governativo.

Ma quali sono le cause che ci hanno portati a un quadro così preoccupante?

  • Crescita demografica: il XX secolo ha registrato un aumento rapido e complesso della popolazione mondiale e il rapporto tra persone e risorse quali cibo, acqua, energia e materiali si è dimostrato totalmente sbilanciato. Poche risorse, troppe persone.
  • Industrializzazione e Urbanizzazione: se con l’incremento delle industrie si è arrivati a un’impennata produttiva e di consumo dei beni, con il fenomeno dell’urbanizzazione si è verificata una maggiore concentrazione di persone nelle aree urbane della terra. Insieme, questi due fenomeni, hanno portato all’aumento incontrollato dell’inquinamento.
  • Consumo di energia e risorse: ambiente e natura si ritrovano a dover fare i conti con le conseguenze di un utilizzo intensivo di energia fossile e dell’estrazione su larga scala di materiali come il petrolio i metalli e le risorse forestali da parte dell’uomo.
  • Inquinamento e cambiamenti climatici: le temperature medie della superficie terrestre si sono alzate a causa dell’emissione di gas serra e cambiamenti di uso del suolo, e anche queste sono azioni imputabili all’uomo.
  • Deplezione delle Risorse Naturali: l’uso non sostenibile di risorse come il legno, l’acqua, i minerali e i combustibili fossili ha portato alla loro diminuzione e al rischio di esaurimento.
  • Rifiuti e Inquinamento: la produzione di rifiuti, compresi quelli tossici e non-biodegradabili, ha creato problemi di gestione ambientale e ha impattato negativamente ecosistemi terrestri e marini.
  • Perdita di Biodiversità: diminuendo gli habitat naturali e aumentando fenomeni quali quello della deforestazione si è giunti all’estinzione di numerose specie animali e vegetali.
  • Equità e Disuguaglianza: la sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma anche la giustizia sociale ed economica e, per questo, le disuguaglianze globali e la povertà possono influire sulla capacità delle comunità di adottare pratiche sostenibili.
  • Consapevolezza ed Educazione: con l’aumentare della conoscenza scientifica, la consapevolezza del problema della sostenibilità è cresciuta, portando a una maggiore pressione per adottare comportamenti e politiche più sostenibili.
  • Leggi e Regolamenti: difronte a un contesto globale come quello appena inquadrato, i governi si hanno adottato leggi e regolamenti che mirano a regolare quanto più possibile tutte quelle attività che possono in qualche modo impattare negativamente sull’ambiente in cui viviamo e che, non dimentichiamolo, ci ospita.

Sostenibilità e pavimentazioni esterne: cosa è cambiato

Leggi e regolamenti adottati dai governi si sono concentrati sulle pratiche da rispettare e i materiali da prediligere per ridurre il più possibile l’impatto ambientale e garantire una più lunga durabilità nel tempo.

Anche il mondo delle pavimentazioni esterne è stato chiamato ad adeguarsi a queste nuove disposizioni e a promuovere materiali disponibili localmente, che dunque non necessitano di essere trasportati da lunghe distanze e che facciano fede a una serie di caratteristiche tecniche, quali:

  • Permeabilità: una pavimentazione permeabile consente all’acqua che arriva sulla superficie di penetrare nel terreno contribuendo a ricaricare le risorse idrica sotterranee ed evitando che si accumuli;
  • Bassa riflettanza: materiali a bassa riflettanza solare sono capaci di assorbire meno calore riducendo di molto l’effetto di isola di calore che tende a manifestarsi nelle aree urbane, ovvero in tutte quelle zone prive di alberi e zone verdi;
  • Bassa manutenzione: più i materiali di una pavimentazione esterna sono resistenti, meno bisogno manutentivo hanno e meno consumo di risorse per manutenzioni e sostituzioni richiedono;
  • Approccio a ciclo chiuso: i processi che dall’estrazione del materiale portano allo smaltimento dello stesso devono essere a basso impianto ambientale.

L’adozione di ciascuna di queste pratiche consente di contribuire alla creazione di spazi esterni più sostenibili e alla riduzione dell’impatto ambientale complessivo delle pavimentazioni.

Sostenibilità e pavimentazioni esterne: il contributo di Siprem

Siprem, dall’esatto momento in cui ha dato vita alla sua divisione interna ‘Pavimentazioni esterne e Murature’ ha scelto di schierarsi dalla parte dell’ambiente: la scelta del calcestruzzo come materiale per le sue pavimentazioni esterne evita lavori di estrazione della pietra naturale e deturpazione delle cave.

Ma il ruolo di Siprem a supporto della sostenibilità non si esaurisce qui, anzi arriva fino al momento di produzione dei masselli in calcestruzzo per i pavimenti esterni: le pavimentazioni esterne Siprem, essendo in calcestruzzo, assicurano durabilità, resistenza e durevolezza massime, quindi resistono alle sollecitazioni, ai cicli di gelo/disgelo, all’usura per molto tempo, evitando dunque l’urgenza di sostituzione della pavimentazione così come il bisogno di repentini interventi manutentivi.

Ma c’è di più: anche lì dove un’area pavimentata necessita la sostituzione di alcuni masselli, un pavimento realizzato in calcestruzzo vibrocompresso non costringe allo smantellamento totale della pavimentazione, ma consente la sostituzione singola della parte danneggiata e da cambiare.

Un vantaggio, questo, che riduce i tempi necessari all’intervento, minimizza al massimo l’impatto sull’ambiente e che richiede un investimento di tempo e denaro certamente più contenuto.

I prodotti per la pavimentazione esterna Siprem sono studiati e progettati per essere permeabili, cioè per avere una composizione interna che aiuta l’acqua meteorica a defluire attraverso il massello arrivando fino al terreno sottostante. In questo modo l’acqua non si accumula in superficie creando allagamenti e il sottosuolo preserva la sua naturale riserva idrica.

Infine, ma non per importanza, va detto che i prodotti Siprem per le pavimentazioni esterne (specie quelli con colorazione chiara) sono a bassa riflettanza, cioè in grado di assorbire meno calore rispetto ad altre soluzioni (primo tra tutte l’asfalto) e di conseguenza di ridurre le isole di calore che tendono a crearsi nelle zone con bassa (o nulla) presenza di alberi, come i centri urbani.

In sintesi, investire in una pavimentazione esterna sostenibile non solo offre benefici tangibili a livello di costi e prestazioni, ma contribuisce anche a promuovere una visione responsabile e consapevole dell’ambiente.

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